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DOPO QUASI UN SECOLO SI TRANSITERÀ DI NUOVO DAL PONTID

Nuovo sentiero

Il sentiero che collega il villaggio di Broglio alla Capanna Tomeo supera un dislivello di circa mille metri e richiede uno sforzo non indifferente, soprattutto a chi non è molto allenato.

Il tracciato attuale presenta alcune criticità, in particolare nella parte alta in cui l’escursionista deve percorrere nella roccia una cinquantina di metri. Questo punto crea, e ha creato in passato, diversi disagi, perché oltre a essere esposto, vi è sempre dell’acqua che ostacola il passaggio e nel tardo autunno si formano delle placche di ghiaccio. Per questo motivo negli scorsi decenni si sono posate delle funi metalliche con degli ancoraggi nella roccia.

Il Patriziato di Broglio, in collaborazione con i vari enti cantonali che si occupano dei sentieri pedestri, ha progettato una modifica del tracciato che prevede di uscire dall’attuale percorso in località Chignöö, a quota 1400m circa, seguendo fedelmente il sedime del sentiero utilizzato per secoli da alpigiani, raggiungendo così la Capanna di Tomeo in modo più agevole e sicuro.

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SULLE ORME DEGLI ALPIGIANI E DELLE LORO MANDRIE

Il sentiero storico era stato abbandonato alla fine degli anni Venti del secolo scorso a causa del cedimento dell’ardito manufatto che permetteva di superare un salto roccioso di alcune decine di metri. Nel 1927 si era realizzato (per la prima volta beneficiando di sussidi cantonali) il nuovo tracciato, quello che tutti noi conosciamo. Fino a metà Settecento i passaggi difficili e pericolosi venivano superati con dei muraglioni e laddove vi erano dei tratti ripidi di roccia senza appigli, si creavano dei basamenti ai due lati posando in seguito dei solidi tronchi che venivano ricoperti da travetti trasversali, talvolta colmati da pietre e terra.  Ai bordi si costruivano delle staccionate in legno per proteggere persone, vacche e maiali nel transito. Da qui l’origine del toponimo Pontid che troviamo di frequente tra le nostre montagne. Questo ingegnoso sistema, oltre a essere piuttosto inviso al bestiame grosso, era anche molto vulnerabile, soprattutto in caso di valanghe e piene. A fine Settecento il ricorso allo sparo di mine ha permesso di asportare grosse porzioni di roccia, costruendo poi delle scalinate in pietra.

Al Pontid di Tomeo sono rimasti alcuni resti di muri che lasciano indovinare come doveva essere il manufatto che superava questo dislivello. Con i mezzi a disposizione oggi il passaggio in roccia non dovrebbe presentare soverchie difficoltà, anche perché il tratto è relativamente breve e una volta superato il salto roccioso il sentiero piega verso sud est risalendo gradatamente un terrazzo che in passato costitutiva il pascolo per le vacche, oggi però ricoperto da un giovane e fitto bosco di larici e abeti.

Questo tratto, lungo meno di un km, con un dislivello di poco più di 100 metri, porterà l’escursionista agevolmente fino alla capanna posta a 1739 metri sopra il livello del mare.

La nuova variante, oltre ad accorciare la distanza percorsa, pone l’escursionista in maggior sicurezza e il transito risulta più agevole perché in buona parte all’ombra del bosco. Con la modernizzazione delle tecniche costruttive l’insidioso passaggio verrà reso completamente sicuro e al riparo dagli eventi naturali avversi. Inoltre la zona attraversata appare più suggestiva, rispetto al tracciato attuale, in cui la presenza della condotta forzata ha parzialmente cancellato la tipologia tipica di sentiero di montagna.

Ripristinare il vecchio sentiero, percorso per secoli dagli alpigiani e dalle mandrie, rappresenta anche, oltre ai vantaggi già evocati, un valore aggiunto di natura storica e culturale, perché nella zona del Pontid si intende porre un manifesto volto a far conoscere e valorizzare le ingegnose soluzioni messe in atto in passato e le periodiche ricostruzioni dovute ai danni provocati dalle piene e dalle valanghe.

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ANCHE TU PUOI DARE UNA MANO

Raccolta fondi

L’edificazione di un manufatto di proprietà di un ente pubblico ha sempre rappresentato un momento di solidarietà e di condivisione, in cui ogni singolo individuo offre qualcosa di proprio, a favore della comunità. Anche in questo caso si è voluto dare voce a questo spirito offrendo la possibilità ai numerosi amici di Tomeo di dare un aiuto, piccolo o grande che sia. Un modo per essere lassù e partecipare anche emotivamente a questa iniziativa e al risultato che si otterrà.

La modifica del tracciato del sentiero per una tratta di circa un chilometro risulta assai onerosa soprattutto per le opere previste nel superamento del salto roccioso, mentre nelle altre parti l’intervento consisterà nella pulizia e nel consolidamento del sedime del vecchio sentiero. Già lo scorso autunno alcuni volontari hanno eseguito il taglio di alcune piante che sono già state elitrasportate alla capanna.

I costi complessivi ammontano a circa Fr 70’000, alla cui copertura inter- verranno in primis il patriziato di Broglio con Fr 20’000. È stata inoltrata una richiesta di contributo Fondo di aiuto patriziale che in caso di preavviso favorevole parteciperà in egual misura del Patriziato, l’Ente turistico regionale con Fr 13’000 forniti mettendo a disposizione la propria squadra per una parte della costruzione, il Comune di Lavizzara con Fr 7’000, uno sponsor privato con Fr 3’000. L’Amministrazione patriziale ha deciso di intraprendere questa raccolta fondi allo scopo di coprire i costi residui dell’intervento che si attestano a circa 7’000 Fr.

CONTIAMO SULLA VOSTRA GENEROSITÀ, GRAZIE!
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E’ benvenuta qualsiasi offerta libera che possa aiutare a concretizzare questo importante progetto. Ogni metro di sentiero costa fatica a chi lo risale e soldi per migliorarlo.

Coordinate bancarie

CH28 8080 8003 0382 5329 1

Patriziato di Broglio “Tomeo” Offerte sentiero Pontid

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